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e il libro dei prati di chiaravalle 37


Al foglio 239 v. (i fogli 247-239 sono in bianco) la stessa solita mano mette in titolo: «La causa perchè si sia messo in Comenda l’Abbatia di Chiaravalle come si presume per quello che segue e puoi è seguito sino ad hora come è scritto in un libro pergamento anticho delli livelli che paga il detto monastero». E compiendo il cenno già dato nella serie degli Abbati dice così: «Ouoniam ignorantia est Mater omnium errorum et Avaritia pecuniae studium habet, idcirco Fr. Andreas de Mirabiliis cognoscens se non esse dignum Abbatiae Monasterii Claraevallis propter ignorantiam ac propter cupiditatem Ducatorum IIII m. nec non possessionis de Nosedo; ipsam Abbatiam renunciavit, contra voluntatem totius conventus nec non omnium amicorum suorum, exceptis duobus, scilicet Zanino Mirabilie ac Bertino Mirabilie fratre ipsius Abbatis qui eum tradiderunt; etc. Et hoc actum est Anno 1433 die 19 Octobris, et haec scripta fuerunt in eius opprobrium». E non nega al povero Abbate il merito d’aver fatto fare la campana grande dell’orologio, che fu poi posta sul campanile grande della chiesa nel 1586, di cui anche ricorda l’iscrizione1. Ma non può perdonargli ne la rinuncia né quel che ne seguì. «Dove ne seguì poi sin dal 1442, se non fu più presto Gherardo Cardinale, riformatore e forse in parte pensionarlo; di poi Lodovico Aquilegiese Cardinale passando poi di uno in un altro come si vede nel foglio seguente». E infatti seguono nel foglio 240: Nomina et cognomina dignitatesque Rev. Comendatariorum Clarevallis Medio lani, e quei nomi e cognomi ci sfilano sotto gli occhi dall’anno 1442 fino al 1624 in numero di tredici (v. sopra, pag. 32), Il pezzo migliore della Miscellanea era riserbato alla fine; un bel pezzo compatto, continuo, abbastanza esteso, proprio quasi a riposo dopo tanto saltare di palo in frasca, quanto abbiamo dovuto fare fino a questo punto.

(*)

  1. Cfr. Caffi, 1. e, p. 21, 62, 65 seg. dove riporta le iscrizioni delle campane più recenti. Trascrivo quella della vecchia campana, da aggiungere, col nome del fonditore, a quella recata dal cav. V. Forcella, nella interessante prefazione al volume XI delle sue Iscrizioni delle Chiese, ecc., (pag. xxix e seg.): «Anno 1423 Magistcr Joannes de Marcia me fecit, existente Abbate Andrea de Mirabilijs A domo tua quaesumus Domine spiritales nequiti.ic repcllantur >>.