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la miscellanea chiaravallese

15 io. 1). Augustinus Sansonus. factum fuit Conciliabolum aut translatum fuit a Pisa Mediolaoi contra Iulium li Papam in quo Conciliabolo interfucrunt quinquc Cardinales et alili Prelati, inter quos fuit D. Augustinus qui postea ductus fnit Romana sub custodia triginta militum ad summum Pontiiicem, a quo benigne fuit auditus et absolutus, et remissus ad propria¹.

15 16. D. Augustinus Sansonus sub quo Franciscus primus Rex Francorum et Dux Mediolaoi fuerunt in Monasterio Clanuvallis.

1524. D. Raffael de Bergomis sub quo monasterium Claravallis collegit brentas vini 1268 prò parte Monasterii².

1528. Esaias de Gallarate sub quo deprasedatum fuit ab imperialibus³ Monasterium Claraevallis et alienata fuerunt bona immobilia prò redimendis Monachis et conversis captivis qui in manibus erant Imperialium.

1535. D. Apollonius de Scaramuciis sub quo fundata fuit Abbatia Viguerias⁴.

1539. D. Pcificus de Bizzozeris. eius tempore Carolus l’Imperator 1 541 fuit in Monasterio Claraavallis.

1560. D. Theophilus de Applanis sub quo 1 562 translati fuerunt monachi nostri de S. t0 Saba ad S,tam Crucem in Jerusalem Roma?⁵.

↑ Concorda il Rusca (1. e, pag. 54). Il Conciliabolo di Pisa, come ben lo chiama l’autore della Serie, si trasferiva a Milano a’ 7 di dicembre del 15 11, né desiderato né ben accolto dai Milanesi; non era che una montatura e uno strumento del re di Francia, in cui mano stava allora Milano Qui ebbero luogo le sessioni iv-viii. Nella sessione IV predicava il Procuratore generale dei Cisterciesi, e una delle ultime Congregazioni generali (4 maggio 15 12) aveva luogo nella basilica di S. Ambrogio. Cfr. Hefele, Conciliengeschichte, vili, pag. 486 e segg.
↑ Si deve calcolare forse più che altrettanto per la parte del Commendatario secondo la divisione dei beni tra il Commendatario stesso e i monaci fatta non nel 1466 (Caffi, 1. e, pag. 22), ma nel 1465, se vogliam credere alla nostra Serie (v. sopra, all’a. 1465) suffragata non solo dal Rusca (1. e, pag. 51), ma anche dall’esemplare autentico della divisione stessa, che trovasi all’Archivio di Stato (F. R. Conventi. Chiaravalle. Fondazioni), con note di ciò che seguì fino al 1505.
↑ Non è d’uopo dire chi fossero questi Imperiali quando il Brunswich e il Leyva campeggiavano nelle nostre povere regioni. Il Rusca (1. e, pag. 45) accenna ai tristi eventi, ma li assegna all’anno 1527.
↑ E l’abbazia di S. Ambrogio di Voghera, benché non ne parli il Montemerlo (Nicolò) nel suo 7{accoglimento di nuova historia dell’antica città di Tortona, Tortona (16 18).
↑ V. sopra, pag. 8, nota 2.

[1] Concorda il Rusca (1. e, pag. 54). Il Conciliabolo di Pisa, come ben lo chiama l’autore della Serie, si trasferiva a Milano a’ 7 di dicembre del 15 11, né desiderato né ben accolto dai Milanesi; non era che una montatura e uno strumento del re di Francia, in cui mano stava allora Milano Qui ebbero luogo le sessioni iv-viii. Nella sessione IV predicava il Procuratore generale dei Cisterciesi, e una delle ultime Congregazioni generali (4 maggio 15 12) aveva luogo nella basilica di S. Ambrogio. Cfr. Hefele, Conciliengeschichte, vili, pag. 486 e segg.

[2] Si deve calcolare forse più che altrettanto per la parte del Commendatario secondo la divisione dei beni tra il Commendatario stesso e i monaci fatta non nel 1466 (Caffi, 1. e, pag. 22), ma nel 1465, se vogliam credere alla nostra Serie (v. sopra, all’a. 1465) suffragata non solo dal Rusca (1. e, pag. 51), ma anche dall’esemplare autentico della divisione stessa, che trovasi all’Archivio di Stato (F. R. Conventi. Chiaravalle. Fondazioni), con note di ciò che seguì fino al 1505.

[3] Non è d’uopo dire chi fossero questi Imperiali quando il Brunswich e il Leyva campeggiavano nelle nostre povere regioni. Il Rusca (1. e, pag. 45) accenna ai tristi eventi, ma li assegna all’anno 1527.

[4] E l’abbazia di S. Ambrogio di Voghera, benché non ne parli il Montemerlo (Nicolò) nel suo 7{accoglimento di nuova historia dell’antica città di Tortona, Tortona (16 18).

[5] V. sopra, pag. 8, nota 2.

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