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10 | la miscellanea chiaravallese |
è confermata da quanto sotto il nome Fèrrarius Francia da l’Argelati1. Credo sue parecchie note diri Guaiolo.
Mi il Catalo;. 23), sotto il 28 marzo 1641 non ha dimenticato il P. Damiano Latuada di Latuada, abbas et praes gtneralis t al quale il margine riserbava la lode per noi altrettante interessante che per lui onorifica: Vera foenix occonomorum qui a fundamentis erexit monasterium celebre Parabiagi et Dibliothecam curri atriis superiori et inferiori Santi Ambrosii maioris Medio lani construxit.
Intanto succede una novità nel Catalogo stesso: sotto l’anno 1654 (pag. 26) la nota marginale ci avverte che sequentes monachi adnotati sunt a die professionis; ma le note vanno sempre più scarseggiando, ed anche le poche che occorrono non hanno alcun interesse generale.
Al fol. 802 comincia la seconda parte del nostro Catalogo, quella che riguarda i Conversi: Nomina, cognomina conversorum Cistcrciensùtm Congregationis Lombardie?. La stessa mano, come a me sembra sicuramente, del P. Bernardino Corbetta conduce la serie dei Conversi dall’anno 15 18 fino al 1606. Qui una mano del secolo XVIII nota che desiderantur icsque ad 165J nec in Archivio Clarevallensi reperiimtur; e poi continua essa medesima la serie dall’anno 1657 al 1749.
E noto che il titolo di Conversi denota quei membri delle comunità religiose, che vi tengono il posto, dirò così, della bassa forza3. E ce lo dice a colpo d’occhio anche il nostro Catalogo con certe note monoverbe, troppo eloquenti e abbastanza frequenti: «Apostata» oppure «Defecit» ed anche «Ad triremes». Le quali note, se confermano il proverbio che l’abito non fa il monaco, potrebbero anche accennare a infelicità o a poco rigore di scelta nella accettazione dei soggetti; cose di questo basso