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ii al lettore

personale e per ciò stesso sterile e — diciamolo — poco edificante, è cagione di doloroso stupore in quanti amano sinceramente le patrie glorie e lo splendore delle nostre muse.

Non è vero italiano chi non invochi la cessazione di questa guerra infruttuosa, che anzi nuoce all’arte e nulla aggiunge alla fama di coloro fra i quali è impegnata.

Ma, purtroppo, v’ha chi gode di questo triste spettacolo; purtroppo v’ha chi, impotente a nulla creare di sano, di vigoroso, di vitale, si diverte a scribacchiare libercoli che sono dei veri insulti alla critica ed al buon senso e che fanno due acerrimi nemici di due Poeti che altrimenti avrebbero côrso la loro via — nutrendo forse un po’ di segreto rancore l’un per l’altro — ma non certamente eccedendo in quella guisa che tutti deplorano.

E qui ci cade in acconcio di giustificarci verso