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iv al lettore

serirsi senza tema di andar errati, cioè: dipendere da scrittorelli di dubbio merito e di più dubbie intenzioni, l’inasprimento della polemica, e non esser certo il Rapisardi quello fra i due che più abbia provocato l’altro ad eccedere.

Giudichiamo un poco spassionatamente e, se è possibile, con calma.

Il Rapisardi pubblica il Lucifero. Quella manifestazione originale di un ingegno originale, robusto, eminentemente artistico, suscita una grande sensazione in tutta Italia.

Com’è naturale, gl’inetti, gl’invidiosi, tutta l’indigesta folla dei critici da dozzina si levano contro al Poeta ed a

Questo del suo pensier figlio diletto.

Ma di costoro non mette conto occuparsi.

Il canto undicesimo del Poema contiene una satira stupenda, terribilmente vera, palpitante