Di ridosso alle siepi incoronate
Di caprifoglio; ed or cinerei or bianchi,
Come al Sol piace e al venticello, ondeggiano
Lungo i viali i giovinetti olivi. 20Tripudia intanto fra’ pomposi tralci
Col novo autunno la vendemmia, ed acri
Fragranze e canti lascivetti avventa
Per l’aure ricche di salute: sfilano
Tra’ racemosi pampini, al fragore 25Balzellante dei cembali, rubeste
Gambe, e femori audaci fluttuanti
Sotto l’incarco delle colme corbe.
Guarda con desioso occhio il seguace
Villano e ambigui allettamenti e prede 30Medita, e chi motteggiando s’adagia
Con voci aspre rabbuffa, in quel che innanzi
Il festoso mastin latra, e saltella.
Così fervon le amiche opere; canta
Al gorgogliar degli sgorganti tini 35L’affaccendata villanella; io sento
Penetrarmi nel sangue una divina
Pace, e de’ sogni miei penso, e sorrido.