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E non gloria, non ricchezza
Ti promette il mio signore,
Dice, ma l’immensa ebbrezza
D’un dì rapido d’amore.
Non appena il chiaro accento
La dormente alma dissonna,
La dea nivea in un momento
Divien carne, si fa donna;
E dall’ara, in cui si piacque,
S’abbandona sul mio core;
Mentre il ciel, la terra e l’acque
Cantan tutte: Amore, amore!