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     Nè chi in geloso ostello
     Chiudere Amor si ostina,
     L’onora o il fa propizio,
     Anzi fabbro ei divien di sua mina.



Di fidi e di costanti
     Visceri Amor non gode,
     Nè più dura secondo a qual più il cole;
     Ma spesso i suoi sembianti
     Più mostra a lui che in dispregiarlo è prode,
     Tal, se di contro al Sole
     Tu vai, qual fida amica
     L’ombra ti segue, e involasi
     A chi dietro di lei più s’affatica.



Se questo è fato umano,
     E così avvien che s’ami,
     Perchè dovrei dietro al fuggente raggio
     D’Amor correre invano?
     Forse risorge il Sol, se a notte il chiami?
     Di me saria più saggio
     Fanciul, che per fiorito
     Campo desia riprendere
     Caro augellin che gli è di man fuggito.