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E chi oscurar può mai
Il vostro roseo lume?
Qual tempo mai, qual nume?
Lina, nè tu il potrai.
Ben tu del vario ingegno
Potrai con l’ala insorgere
A più superbo segno;
Potrai col piccioletto
Cor di vate e di maga,
Mal d’ogni cosa paga,
Scorrere ad altro objètto;
Io, quando pure agogni
Nuove beltà, con l’anima
Benedirò quei sogni!