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454 | Le Ricordanze, Parte III |
AL SOLE
E te, se di costei per cui sol vivo
Non mi consenti l’amoroso aspetto,
Te abborro, o Sole; e mentre al tuo festivo
4Raggio si volge ogni vivente objetto,
Io nelle chiuse mie stanze furtivo
Fuggo il tuo sguardo e seco ogni diletto;
Ed inutil fantasma e di me privo
8Premo piangendo il solitario letto.
Ma allor che per la lenta aere la cheta
Notte s’alza, e i discreti astri raccende,
11E nel sonno i pugnaci animi acqueta,
Con le speranze mie rapido io movo;
E negli occhi di lei, che il cor mi prende,
14Il Sol, la vita, il mio destin ritrovo.