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È nostro il ciel? La candida
     Fede, che al ciel ne chiama,
     Fola non è? Fra’ lucidi
     Regni degli astri ancor si sogna, e s’ama?

S’ama nel cielo? O pallida
     Peregrina dell’onda,
     Lascia ch’io sorga, e il libero
     Volo del mio pensiero al tuo confonda.

Vedi? Quaggiù fra gl’idoli
     Che mi cadon nel fango,
     Io, doloroso incredulo,
     Viva tomba di me, solo rimango.

Lascia che teco i limpidi
     Orti degli astri e il flutto
     Del vasto essere io penetri
     E l’amorosa eternità del tutto!

Teco volar! Pe’ fulgidi
     Campi del vasto empiro
     L’ali e il desio confondere,
     Sentir presso al mio labbro il tuo respiro!