A te dintorno palpita
Gelosa e riverente
La cupa onda, dal nitido
Nimbo di tua beltà fatta lucente:
E tu da un sogno mistico
Cullata oltre la vita,
Cinta di rose e d’iridi
Corri d’eternità l’onda infinita.
Oh, chi sei tu? Qual vivido
Lume il tuo crin circonda?
Chi la tua morte in florido
Sogno trasforma, o mia martire bionda?
Qual nell’ingenuo spirito
Raggiante èden vagheggi?
A che lontane e vergini
Rive, a che fiori, ape amorosa, aleggi?
Ah, dunque è ver? Principio
Di nuove albe è l’oscura
Morte? Quest’aura trepida,
Che sente e pensa, oltre la tomba dura?