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EPITALAMIO
Nocchier giovane e forte,
Che su la fragil barca,
Sorridendo alla morte,
L’onde spumose varca,
Mira talor fra’ rosei
Tramonti all’aure vane
Danzar leggiadre imagini
Di fate e di morgane.
Siccome fuor di mente,
Per desio che lo alletta
D’una beltà lucente,
La facil prora affretta;
Gli bolle il sangue, l’anima
Gli balza in cor, le braccia
Tende ansimante, e l’aere
Più che il fantasma abbraccia.