Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
AD A. T. G.
Sarà, poich’altri il crede,
Ohe nel mio ferreo seno
Come sovr’alpe siede
Il mio genio sereno,
E di superbe immagini
Fatto a sè un mondo intorno,
Vive con esse, e spazia
Nel tranquillo dell’Arte aureo soggiorno.
Forse altri il sa: diverso
Fui già più tempo; assai
Piansi, ed al flebil verso
Tutto il mio cor fidai;
Or, fatto esperto e libero,
Democritèo fantasma,
Seguo miei casi; e agl’idoli
Di fango o d’òr, che il vulgo reo si plasma,