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Ai lucri aurei procede
L’età grave, e il canuto
Pensier che a nulla crede,
Fatto dall’oro astuto,
Da’ trafficati scrigni
Gitta alle muse ingenue
I suoi freddi sogghigni.
Ond’io, che il dispettoso
Vulgo dispregio, a volo
Da lui mi tolgo, ed oso
Sdegnosamente solo,
Quando l’amor secondi.
Tentar la luce e l’aere
Di men segnati mondi.
Quivi tra’ sogni cari
A cui l’anima io credo,
Come alcion su’ mari
Tranquillo ospite siedo,
Mentre fra canti e fiori
Danze a me intorno in tessono
Le Grazie alme e gli Amori,