Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
Dela tua fedeltà! Forse, o ch’io sogno
Non concesse dolcezze, al nostro amplesso
Presiederà quella serena e pia
Divinità che da gran tempo invoco
Alla sorda fortuna; ed ove indegno
Sarà del suo divin riso il mio core,
La pace mia la chiederò alla morte!