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Qui, dove io son, men bello
Forse non ride il suolo;
Cantano al dì novello
Le spensierate allodolette a stuolo;
Suona ogni voce all’aure
Melodïosa e cara;
Cinta d’eterne glorie
L’Arte qui siede, ed ogni zolla è un’ara.
Ma il ciel mite e le spume
Del mio lido e i sovrani
Campi e il facil costume
Dei miei gagliardi e semplici isolani,
Ma i monti, ove ancor vergine
Ferve la vita, e brilla
La beltà ingenua, e ingenua
A par de la beltà l’arte zampilla,
Ma l’amorosa e pia
Canzon cara a me tanto,
Ma i miei sogni e la mia
Povera mamma che m’aspetta in pianto,
La mia mamma, che, in vedovi
Lutti racchiusa, al petto
Stringe una croce, ed ulula
Su la tomba del mio padre diletto,