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Lieti del fatuo raggio
Ch’abbiamo entro al pensiero,
Pel mare ampio del vero
Crediam muover viaggio,
Ma ognun s’agita e culla
Nel mar del proprio nulla.
O lucciolette, io, quando
Siccome gemme alate
Pel bruno aer volate,
All’esser mio pensando
E al baglior vostro infido,
Pianger vorrei, ma rido.