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ADDIO


Addio, placidi campi,
     Asil nel mio dolore;
     Dove che il passo io stampi,
     La vostra cara immagine
     Mi porterò nel core:
     All’aer suo ridente
     Torna col marzo il pellegrino augel;
     Ritorno anch’io, benchè solo e dolente,
     Al dolce riso del mio patrio ciel.

Addio, bruna e secreta
     Valle ove il Sol si perde,
     Ove limpida e cheta
     Spiccia dal masso e mormora
     L’onda tra ’l vario verde;
     All’ombra tua serena