Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
nesto in quella e nelle vicine provincie in quel tempo operate meglio che dagli altri storici venne conservata dallo Spanheim autore del Soldato svezzese, e da Giuseppe Ricci nella sua opera De bellis germanicis edita nel 1638: e noi dalle opere loro ciò che torni all’uopo nostro verremo estraendo. Troviamo da prima aver egli dato opera a rialzare la parte imperiale assai sbattuta in quelle contrade, coadiuvato in questo e nel portare le sue forze a ventimila uomini dal marchese di Baden; e il Ricci dice ch’eran soldati in gran parte della lega cattolica. Centro alle operazioni sue militari, o piazza d’armi, come allora dicevasi, esser doveva Strasburgo; ma a questo non avendo que’ che la città governavano consentito, limitar si dovette a porre le sue truppe ne’ vicini paesi. Campeggiò poscia sul Reno, giungendo improvviso sopra questa o quella terra, col quale espediente gli riuscì di fare acquisti vantaggiosissimi. Così una volta, passato coll’Ossa commissario della cavalleria il Reno, seguitandolo 25 compagnie di cavalli ed alcuni reggimenti di fanti, giunse pel basso badese presso Durlac ove impose taglie di guerra; e piombò poscia sulla città di Pretem (o Brett) nel basso Palatinato; e a questo luogo racconta il Priorato un’astuzia di guerra che gli valse l’acquisto di quella terra. Trovandosi con iscarso numero di uomini dinanzi ad essa, fece egli che rapidamente d’uno in altro luogo si trasmutassero; ond’è che la guarnigione, che era composta di 400 svedesi (200 li disse lo Spanheim), credendolo a capo di un numeroso esercito, e temendo dovere col ritardo a più duri patti sottostare, aprì le porte, accettando quegli uomini di venir incorporati nelle truppe imperiali. Della qual cosa poiché fu in cognizione re Gustavo, ebbe a far proposito, troncatogli poi dalla morte, di volere ad ogni modo Ernesto nelle sue mani.
Schivava egli intanto l’incontro dei virtemberghesi, girando loro intorno, per assalire Knittlingen, che fu poi da lui presa, quattrocento de’ suoi difensori rimanendovi estinti, e andando la terra in quattro luoghi incendiata. Così lo Spanheim: il quale maggior fede merita dell’anonimo cronista citato da Menzel, che scrisse colà tutti gli abitanti essere stati uccisi per ordine