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Era egli a quel tempo, secondo lo stesso Priorato ci riferisce, passato dalla cavalleria ad un reggimento di fanti comandato da un colonnello Wangler, o meglio Wangher, come lo chiama nel Memoriale il Montecuccoli; il quale negli Aforismi notò eziandio essere stato codesto reggimento il solo che dopo la battaglia perduta a Lipsia si ritraesse illeso alla città. Aveva allora Raimondo il grado di alfiere. E della dimostrazione che far poté nella circostanza che dicevamo del valor suo al cospetto di tutto l’esercito, avendo Raimondo dato contezza al duca di Modena, lusinghiero incoraggiamento ne ritraeva a proseguire nella carriera incominciata. L’assicurava esso al tempo medesimo che “degli avanzamenti suoi ne sentirebbe particolar contentezza, e cercherebbe cooperare a quelli con tutto lo spirito”.
Ebbero le truppe imperiali per concessione di Margherita Farnese governatrice de’ Paesi Bassi i quartieri d’inverno in quelle parti, ma a Raimondo e al reggimento suo furono destinati in Colonia. Di là scriveva il 4 dicembre al duca di Modena una lettera di augurio, nella quale dava anche conto di sé e della guerra colle seguenti parole: “Gli Hollandesi insuperbiti dal favore della fortuna ci molestano ancor ne’ quartieri, e ci mettono in necessità di tenerci ben fortificati, et allestiti con buone guardie, e con ciò che si conviene; e nonostante la buona diligenza un Capitano d’Infanteria et un altro di Cavalleria sono ancora stati battuti e fatti prigionieri; e la cagione principale è la pessima natura di questi paesani, i quali se bene sono suggetti ad un principe cattolico, al duca di Neuburg, sono però d’animo ribelli, e la maggior parte di fede Calvinisti”. E con quest’ultima circostanza accennò Raimondo alla ragion precipua che micidiale cotanto e così lunga rese la guerra che fu detta de’ trent’anni; l’aver cioè i protestanti tedeschi favorito quasi ovunque, per ottenere libertà di culto, i nemici dell’impero. Ma questa guerra che costò agli olandesi la perdita del famoso lor condottiero Maurizio di Nassau, morto di dolore per la caduta della fortezza di Breda dopo lungo assedio in potere dello Spinola, fu poi dovuta troncare a mezzo, l’occupazione