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fin sotto a Magonza ove egli marcia prendendo il suo quartiere a Vicebaden, e rinfrescando ivi l’armata, fa travagliare a gran fretta (così n’era l’apparenza) un ponte sul Meno, fa condurre dell’artiglieria in un’isola che si dava mano col ponte, per sostenerne la fronte; fa passare non solo dell’infanteria all’altra riva, ma anche seicento cavalli tutti sotto il comando del conte Rabata. Ciò a parecchi parea ben strano posciaché credeasi questa cavalleria esposta al nemico e senza ritirata quand’ella fosse stata investita, fecesi però rinforzare d’altri seicento cavalli tutti sotto il comando del conte Rabata nov’esca data a bello studio al publico sbaglio.
In cotal guisa l’inimico che havea ben tosto queste nuove dall’abbate Gravella residente di Francia presso l’Elettore di Magonza, nulla dubitando del passaggio dell’armata da quella parte, particolarmente a cagione della cavalleria già oltre il fiume, pressava altresì il proprio passaggio tra Filipsburg e Spira, figurandosi o di venir anche in tempo per opporsi al passaggio dell’armata Imperiale, o di prevenirlo per accorrere a Treveri, in caso che l’havesse ad intraprenderne l’assedio; o di pigliar posto vicino a Spira, et impedire la marcia dell’armata a traverso del Palatinato, et del Vescovato di Spira per guadagnare l’Alsatia, come l’apparenza rendea probabile qualcheduno di questi disegni.
Ma il luogo tenente generale che havea tutt’altro in capo, vedendo i francesi ov’egli haveva preteso di condurli e di là dal Reno, imbarca l’infanteria sulle barche di cui componea il ponte, e fa scenderla in diligenza, et tutt’agio alla corrente del fiume, con parte dell’artiglieria; mentr’egli marcia coll’altra, e la cavalleria per il Veteraun, e va a passare il Reno, et la Mosella insieme a Coblentz.
Questa infanteria si trovò presso Andernache et in forze. Fa occupare Andernache dal principe Pio, e Grana che haveano la vanguardia et arriva a Bona col principe d’Oranges al tempo concertato; et il conte Rabata vi giunse altresì dalla medesima parte co’ suoi mille e duecento cavalli, mette l’assedio a questa piazza senza aver huopo di formar linea di circonvallatione, poiché l’armata del Turena era ben lungi e dovea passare la Mosella guardata ancora dalle truppe lorenesi, et il corpo, che il duca di Lussemburg formava tra Nuys, et Rimberg non serviva che a liberare le piazze del paese d’Utrecht, e non era bastevole per venire a portar soccorso a Bona. Ci entrarono solamente un mattino sessanta, o ottanta cavalli a ventura, nel tempo che si mutavano le guardie, presi per gente dell’armata.
Questa conquista della Residenza, et della città capitale dell’Elettore di Colonia, seguita dall’occupatione di tutto il suo paese, senza che i francesi siano comparsi a soccorrerlo; egli fuggitivo e ritirato in un chiostro di Colonia, per mercé de’ Borghesi di cui scorrea appena l’anno che pretendea d’esserne assoluto Signore, ben chiariscono, che ogni straniera protettione è interessata; poiché i francesi non han nemmeno voluto esporre un sol reggimento in suo aiuto, e che la potenza di Sua Maestà è grande quand’egli vuole adoprarla, per ridurre