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In una Nota, che è fra le carte del Gregori, è detto che il progetto presentato dal Montecuccoli al duca Francesco I d’Este, per la guerra contro i pontifici, fu dal signor Luigi Cagnoli mandato manoscritto al Foscolo, il quale nella sua edizione delle opere del Montecuccoli, nella tavola XXI dell’arte bellica, inserì ciò che diceva esso Raimondo della disciplina militare (tomo II, pag. 272). Questo discorso sulla disciplina non fa parte però dei documenti che ora produciamo in luce. Il Grassi, altro editore delle opere di Montecuccoli, non riprodusse quel trattato, reputandolo composto di appunti che Raimondo prendeva per valersene nelle sue opere, e noi aggiungiamo, per la guerra di Castro.
VII
La Sacra Maestà dell’Imperatore Re d’Ungheria e di Boemia, Arciduca d’Austria fa sapere al signor conte de Montecuccoli libero Barone di Ripa e Sasdron (Riva e Sassorosso) Patrone della Signoria di Hoheneck consigliere di Stato nella tutela dei principi eredi del serenissimo arciduca Leopoldo sui posteri nel Tirolo come la M. S. avendo clementissimamente avuto ora in considerazione gli molto grati, egregi ed utili serviggi che detto S.o conte tanto avanti in tempo della presenza sua alla Corte Cesarea quanto dopo nella carica di Maggiordomo appresso la sopradetta tutela e Ser. Arciduchessa Claudia vedova per molti anni in diverse pregiate funzioni all’Augustissima Casa d’Austria, di gratissimo contento, con continua, obbediente, fedele diligenza e zelo operati: essere verso di lui con tutte le grazie Cesaree benignissimamente disposta. E perché detto S. conte non ha pensiero di continuare il sopradetto uffizio di Maggiordomo appresso S. A. da lui insino a questo tempo amministrato la M. Sua colla presente gli concede in grazia la relassazione conservando nondimeno verso di Lui la solita clementissima affezione. Vuole però la M. Sua gratificare il signor conte in riguardo della fedele esibita servitù in confirmargli il titolo di Consigliere di Stato nell’Arciducale sopradetta tutela aggiungendo anche una pensione annuale, principiante sotto questo giorno di fiorini mille de’ quali se ne possa il signor conte prevalere durante la sua vita, e ciò in qualche ricompensa de’ suoi fedeli servigi, sì come per il pronto e certo pagamento, e tale pen-