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3. Le porte per maggior difesa si fabbricheranno in mezzo alle cortine (e qui l’autore insegna a farle) difese da un cannone e da trabocchetti. Parla poi delle porte segrete.
4. Dice dei viveri, del rinnovarsi annualmente le provvigioni, de’ magazzeni etc.
5. Si faccia provvista di 1000 tiri di cannone al mese per ciascun cannone, di 30 al dì per moschetto, provveggasi polvere per granate, mine, fuochi artificiali etc. Sia la polvere spartita per sicurezza in più locali.
6. Negli arsenali debbon esser cannoni d’ogni sorta, cogli stromenti, le altre armi, bastoni da batter frano, cannoncini bucati per nascondervi le mine etc.
Sunto di altra Memoria del Montecuccoli segnata H
Nota delle armi occorrenti:
La maggior parte dei denari debbon darla i veneti:
Gli ufficiali saranno: generalissimo – mastro di campo generale – generale del cannone – tenente generale di cavalleria – sergente generale di battaglia della cavalleria – simile della fanteria – generale quartiermastro – generale auditore – generali aiutanti – generale ingegnere – generale commissario de’ viveri – generale mastro de’ carri (diremmo del treno) – generale profosso – artificieri, tra i quali marescalchi, falegnami, medici, chirughi, cappellani, mercanti etc.
Si esiga giuramento dai soldati e si facciano esercitare.
La leva si farà nello stato di Milano, in Amburgo, Austria, Polonia, e stati Estensi, computando quelle già in piede.
Armi per la fanteria spada, un terzo di picche e una fila sarà di rondaccie: un terzo di moschetti moderni tutti eguali che si faran venire da Amburgo. I dragoni avran pur essi moschetti. La cavalleria sarà di 800 corazzieri e 200 carabini – le corazze senza braciali e cosciali.
I battaglioni di fanti non sian più grossi di cinque o seicento uomini, con 6 uomini di fondo, il resto si spieghi nella fronte etc. Nella cavalleria il fondo sia di 4 uomini, il resto in fronte, se vi è spazio – Siano gli squadroni di 200 cavalli al più.
Dice aver parlato diffusamente nel discorso sul modo di riformar la milizia.
Parla infine dei viveri.
Sunto di una Memoria del Montecuccoli segnata K
1. Chi attacca il nemico nelle sue terre dev’esser il più forte, se no sarebbe impresa temeraria. I Barberini hanno ora 12 in 15 mila uomini in Lombardia (intendasi sul bolognese) e 7 o 8000 in Toscana