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giovane a Siena a studio della lingua italiana, che colà si ode più purgata che altrove. Del suo passaggio per Firenze abbiamo ricordo in una lettera del conte Filippo d’Elci, che con altre sue sta nella Raccolta di autografi di Giuseppe Campori, ove si legge: “E’ passato di qua un figlio del signor generale Montecuccoli che va a studio a Siena”. Che bene accolto foss’egli dalla corte di Modena, ce lo dice il padre suo in una lettera, nella quale ne ringraziava il duca e il principe Rinaldo. Dal re di Spagna riceveva Leopoldo l’anno seguente, in riguardo senza dubbio dei meriti del padre, l’ordine di San Giacomo, con facoltà che la vestizione si potesse fare a Vienna; il diploma per altro non sarà stato spedito allora, avendo la data del 1680. Contemporaneamente a lui (cioè nel 1678) veniva fatto cavaliere dell’ordine di Calatrava il conte Filippo Montecuccoli, come ritrassi da un elenco dei documenti della famiglia sua. Accenniamo ora ad un ultimo servigio reso da Raimondo negli anni 1678 e 79 alla corte di Modena, allorché gli fu raccomandato dal duca Francesco II il marchese Annibale Foschieri, cugino per parte di madre del marchese Giambattista e degli altri fratelli Montecuccoli. Veniva esso spedito a Vienna per gli affari di Guastalla, della qual città, alla morte del duca Ferdinando Gonzaga, si era impadronito il duca di Mantova, laddove altri, e tra questi il duca di Modena, opinavano che dovesse spettare a Vespasiano fratello del defunto, e interponevano l’autorità dell’imperatore in favore di quest’ultimo. In tutto, secondo gli ordini ricevuti, doveva il Foschieri dipendere per questo affare dal Montecuccoli, che in effetto si pigliò a cuore la cosa presso l’imperatore. Ma v’era di mezzo l’imperatrice vedova Eleonora Gonzaga, che con calore trattava la causa in pro del duca di Mantova suo nipote, il quale nondimeno rimase più tardi escluso dal possesso di quel ducato.
Estinguevasi circa quel tempo nel conte Carlo Montecuccoli la linea di Federico fratello di Galeotto, bisavolo di Raimondo, che nel Frignano aveva in feudo Montecenere, Olina e Camatta, nelle quali terre doveva succedere Raimondo, insieme con Alessandro ultimo de’ conti di Renno, derivato da un altro fratello