curatamente copiato sull’autografo del Montecuccoli che è in Vienna. Da esso ricavò altresì il libro sull’Ungheria allora sconosciuto, benché se ne avesse copia anche dalla famiglia Montecuccoli in Modena , e in Vienna presso la contessa Trautson figlia di una figlia di Raimondo, che sembra lo copiasse di sua mano dall’originale. E questo libro sull’Ungheria lo pubblicò egli pel primo nell’edizion sua, lasciando invece da parte l’altro sull’Azione bellica, che reputò solamente un centone di appunti, del quale si valeva il Montecuccoli per le sue opere. Questo lavoro del Grassi, quanto ad esattezza, è difficilmente superabile, e riscosse l’approvazione degli eruditi. Ma più scritture inedite sfuggirono alle ricerche di quel valentuomo, che meritano di venir prodotte in luce; e sarebbe desiderabile che ciò potesse aver luogo nella ricorrenza del secondo centenario dalla morte dell’illustre autore di esse (il 16 di ottobre del 1880). Di due di queste, che manoscritte si serbano nella biblioteca di Modena, tenni già parola, e sono il Trattato sull’arte della guerra, e l’opuscolo Delle battaglie. Accennai pure ad una scrittura Sulla tattica degli svedesi, che si stima perduta, ma che può sperarsi che in Vienna o in Modena s’abbia quando che sia a ritrovare; e così quella relazione sui casi di guerra degli anni 1644 e 45 che fu da noi a suo luogo accennata, e la confutazione delle censure fattegli per la condotta della guerra d’Ungheria. Di altre scritture del Montecuccoli che sono nell’archivio estense, si dà un sunto nell’Appendice di quest’opera. Fa menzione il Gregori di un manoscritto appartenente al marchese Giulio Montecuccoli, mostratogli da un Bartolomeo Brandoli, che porta in fronte il nome del general Raimondo, e che gli parve di suo carattere e scritto alla metà del secolo XVII: segue poi egli dicendo: “il riconosco però per suo alla chiarezza, ordine, ortografia che si osserva nelle sue scritture. Contiene questo libro gli elementi della Geometria che sono ne-