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tecuccoli, vide aver esso la sua destra assicurata in modo da non poter venire attaccata; ma gli parve (e vedremo che prendeva errore) che dal lato sinistro si sarebbe potuto trovare un varco, pel quale far passare le sue truppe: e da quella parte risolse condurle. Per riposarsi intanto della sua stanchezza, si ritirò nel suo campo, lasciando ordine lo svegliassero se alcun movimento facessero i nemici: e non si tardò infatti ad avvisarlo che movevano essi verso la montagna, come dice Ramsay, che alluderà probabilmente a quell’eminenza che il Borgognone narra essere stata allora occupata dai cesarei, collocando su di essa una batteria di cannoni. Salito Turenna su di un’altura per osservare le mosse del nemico, lo raggiunse il visconte Saint-Hilaire, generale delle artiglierie, che aveva sulle spalle un mantello rosso, e questo dette indizio agl’imperiali che là era un generale. Voltati pertanto i cannoni verso quella parte, una palla di questi portò via un braccio al Saint-Hilaire, e colpì Turenna nello stomaco. Cadde egli sul cavallo, da cui fu riportato al luogo dond’era venuto, e dove morto precipitò a terra. Fu detto che il colpo micidiale partisse dalla batteria del principe di Baden; afferma invece il Borgognone che fu il quartiermastro Cocolitz quello che ordinò si tirasse sui generali nemici non con un cannone, ma con una colubrinetta che al terzo sparo uccise Turenna. Ciò fu il 27 di luglio alle ore quattro pomeridiane. Cercarono i suoi ufficiali di tener celata la morte sua; Montecuccoli per altro ne fu tosto informato da persona che per speranza di premio andò a lui dal campo francese, ed era il barbiere di Turenna, come da una lettera di là venuta ritrasse il padre Carlantonio. A tal notizia, dice il Ramsay, Montecuccoli non provò altro senso che non fosse di dolore, e ripeté più volte: è morto un uomo che faceva onore all’umanità; le quali parole si trovano ancora nella relazione che di questo fatto fece egli all’imperatore . Fu in effetto Turenna quel sapiente e valoroso capitano che ci è noto per le storie,