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volti a quel breve tratto di paese occupato dalle genti di quegli emuli famosi, e nessuno dubitava che una battaglia decisiva non fosse imminente. Da Ratisbona il 23 di giugno scriveva il padre Carlantonio: “Pare giunta l’hora di decidersi la lite con Turenna, il quale trovandosi tra Offenburg piazza imperiale e Argentina (Strasburg) ha il Reno al fianco destro, al sinistro il conte Montecuccoli, e alla fronte il Caprara con buon nerbo di cavalleria, e luoghi paludosi”. Diceva poscia scopertosi venduto ai francesi un Reel, il quale aveva in guardia quel forte che difendeva, come dicevamo, il ponte di Strasburg; e qui si mise tosto guarnigione di soldati dell’impero, che saranno stati bavari o annoveresi, i soli che fossero allora arrivati al campo del Montecuccoli. Avvisava egli infatti che gli altri principi ai quali erano stati assegnati i luoghi, ove le genti loro dovevano opporsi ai francesi, amavano meglio che questa bisogna se la prendessero gl’imperiali, che però meno liberi si ritrovavano ne’ movimenti loro. Di Raimondo diceva alcuni giorni appresso: “Egli è animatissimo a cimentarsi col Turenna: scrive francamente all’imperatore che cerca ogni via per combatterlo, e dalla sua generosa risoluzione incoraggita tutta l’armata anela a segnalarsi, ognuno colla maggior intrepidezza e costanza. La vicinanza in cui si trovano ambi gli eserciti fa credere d’haver in breve a sentire qualche strepitoso conflitto”. Ma così non fu, quantunque non cessasse Montecuccoli di adoperare tutte le arti per indur Turenna ad attaccarlo, facendo anche andare i suoi soldati in luoghi dove avrebbe dovuto sembrar facile ai francesi il batterli, e il liberarsi così dalle pestifere paludi che a molti cagionavano infermità, e spesso la morte. Li aveva infatti Montecuccoli ricacciati più addentro in quelle paludi, quando giunse a toglier loro il passo del fiume a Redenloch. Ai foraggi pei cavalli provvide nondimeno Turenna, facendo occupare Altkirchen, invano a lui opponendosi due mila cavalli imperiali, che nompertanto gravi perdite gli cagionarono, come il Bianchi racconta. Ed altri parziali conflitti riescirono parimente micidiali ai francesi, i quali per questi, per diserzioni, e per