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con una gloriosa vittoria gliela confermeremo in capo”. Afferma il Montecuccoli, essere state le sue parole accolte meglio che non sperava; qui non è però da intendere che fossero venuti tutti nell’avviso di lui, ma solo che aveva egli trovato chi seconderebbe i virili propositi suoi, e coll’esempio una buona parte degli altri si trarrebbe dietro. Leggiamo infatti nelle storie del Priorato, che da prima obbiettarono i generali non doversi esporre a così gran rovina l’unico esercito che avesse la cristianità in quelle parti: in troppi essere i turchi, perché fosse ragionevole sperare di vincerli con gente stanca, e in parte già stata battuta. Replicava Montecuccoli, che andrebbe egli co’ migliori: non permetterebbe ad alcuno di ritirarsi, e chi se ne andasse, sarebbe tenuto a rispondere del suo atto. Queste risolute parole scossero le fibre ne’ cuori titubanti, ed indussero i tedeschi a seguitar l’esempio de’ capitani francesi; i quali vinti ed accesi dalle efficaci ragioni prodotte dal Montecuccoli, protestavano che, dovunque li conducesse, sarebbero per tenergli dietro. Dispose tosto il generale l’esercito in forma di mezza luna, colle fanterie tutte da un lato, e la cavalleria dall’altro, e un micidial fuoco aprì contro il nemico, slanciandosi poscia tutti all’arma bianca con feroci grida sopra di esso, che veniva bersagliato al tempo medesimo da quattro cannoni, opportunamente da Raimondo collocati su di un colle. Invano furore a furore opponevano i mussulmani, ché vennero essi finalmente astretti a cedere palmo a palmo il terreno, che con ostinata tenacità avevano difeso, molti di loro lasciandovi la vita. Sospinti dai vincitori fin presso al fiume, non altro rimase loro se non gettarvisi dentro, per cercare di raggiungere a nuoto l’opposta sponda; se non che, urtandosi gli uni gli altri nella foga di sfuggire ai colpi de’ cristiani, in quelle acque un buon numero di loro ed alquanti bascià trovarono la morte. Mirabil fatto questo disperato sforzo de’ cristiani, al quale nessun generale che non avesse avuto il vigor d’animo e l’ardimento del grande italiano, avrebbe mai potuto indurli, e al quale dovette la cristianità il suo scampo. Con fortuna non minore da un altro lato combatteva lo