Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
aggiungevano: e di più stavano gl’imperiali retrocedendo, inseguiti dai turchi. Premeva allo Zrin di salvare un forte lui eretto, al quale avea dato il suo nome (Zrinivar), e che, per essere fondato in terreno che s’internava nel territorio dei turchi, era stato per questi il principale impulso a dichiarare la guerra. Ma indarno fu esso strenuamente difeso così dalla scarsa guarnigione, come dall’esercito in ritirata, essendovi anche rimasto ucciso il bravo tenente maresciallo Strozzi, o nella difesa di certa isoletta da lui conquistata, o meglio, per attenerci al racconto del Montecuccoli, combattendo per impedire ai turchi l’ingresso nel forte. Questi era amatissimo dai soldati per la benevolenza che loro dimostrava, specialmente se infermi, o bisognosi di cibo e di vesti: ond’è che lo chiamassero il padre del soldato. Ma era ne’ turchi il fermo proposito di levarsi quella spina dagli occhi, e vennero a capo di conquistare Zrinivar; abbattendolo poscia, come siamo per dire, perché, per la sua difettosa costruzione, lo riconobbero inutile . Questo avrebbero dovuto fare prima d’allora gli imperiali, secondo notava il Priorato, essendoché per la posizion sua, in tempo di guerra non si poteva lungamente sostenere; ma, per usare le parole di quello storico, si volle esso per riputazione conservare, e il medesimo disse il Montecuccoli, facendo notare la cattiva disposizione delle sue parti e l’impossibilità delle difese. Osservava per altro, che l’aver tenuto colà a bada i turchi lasciò campo ai diversi corpi dell’esercito di congiungersi, e di riprender vigore. Fu infatti per raggiungere codesto fine che tutti gli argomenti da lui furono posti in opera per prolungare la difesa; ma finalmente dopo aver respinto il 27 di giugno un furioso assalto, e dopo che la resistenza fu dichiarata ormai inutile, una mina accesa dai turchi poco stette che sotto le rovine che fece, non seppellisse lui e il general Spaar. Ordinò allora al colonnello Tasso, comandante di quel