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a stipularsi la tregua. Così finiva una guerra durata trent’anni con tanto spargimento di sangue e con ruina così grande d’intere provincie, da farla reputare una delle maggiori calamità che avesse nelle sue pagine a registrare la storia. Grande scuola nondimeno fu questo lungo seguito di battaglie, e campo di gloria per molti illustri guerrieri, tra i quali i due Montecuccoli. Perdeva l’imperatore la Lusazia che dovette ceder alla Sassonia, e una parte dell’Alsazia, provincia dell’impero germanico, ove a più riprese aveva combattuto Raimondo, e dove in conflitto era morto Ernesto. Frustrava poi questa pace le molte speranze concepite dal duca di Modena pel quale s’adoperava in Münster Alfonso Montecuccoli, e tra l’altre quella di reggere, con titolo di viceré, i possessi italiani della casa d’Austria.
Al cessare di questa guerra si apriva un altro periodo della vita politica e militare di Raimondo Montecuccoli, e questo ci sforzeremo di chiarire nella seconda parte di questa storia.