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mero ci teneva attaccati da tutte le parti. Il combattimento fu fiero e bizarro e durò più di 6 hore continue, perché bisognò sempre combattendo ritirarsi due gran leghe sin’all’armata, la quale schierata sopra un posto avvantaggioso in battaglia aspettò di piè fermo l’inimico, il quale doppo che gli fu arrivata la sua fanteria, cominciò a far prova di sforzare i passi che ci erano posti dinanzi (il che però non gli poté riuscire); onde si ricominciò una zuffa gagliarda che durò sin alla sera. L’inimico perse da 5 in 600 huomini, e fra quei di considerazione il Landgravio vi restò ferito, et un capitano delle Guardie del Vrangel suo nipote morto. Dalla nostra parte la perdita è stata un poco maggiore, e fra gl’altri rimase morto il signor maresciallo Holzappel, et il colonnello Boccamaggiore è rimasto prigione e ferito, et molte carra sono rimaste addietro. Adesso le armate nostre passano il Leck appresso Augusta per formar qui il campo ed opporsi ai tentativi che potesse far l’inimico di volerlo passare. E qui a V. A. S. humilissimamente me le inchino. Dal Campo Imperiale di Fridperg il 20 maggio 1648. Di V. A. S. alla quale humilmente soggiungo che il signor cavaglier Martellini, sergente maggiore del reggimento di Baden, e che in quest’occasione era commandante meco, ha dato gran prova del suo valore .

HUMILISSIMO DIVOTISSIMO SERVITORE R. C. MONTECUCCOLI

Non fa speciale ricordo in questa lettera il Montecuccoli della resistenza opposta all’inseguimento de’ franco-svedesi, che minacciavano l’ultima rovina agli imperiali; ma fu quello un fatto di guerra celebrato assai nelle storie di quel tempo , e che fece risuonar alto i nomi del Montecuccoli e del duca Ulrico