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peratore, sotto la direzione del Piccolomini reduce allora dalla Fiandra.
Singolare tra le imprese di guerra di quel tempo fu quella improvvisa marcia del Baner che lo condusse inaspettato dinanzi Ratisbona, ove coll’imperator Ferdinando erano convenuti a consultare sugli affari comuni i membri della dieta germanica. Trovavasi allora, secondo narra il Menzel, fuori di città alla caccia l’imperatore, che a stento sfuggì ai dragoni svedesi, perdendo i suoi cani da caccia e 24 falchi, che Baner cavallerescamente gli rimandò. Lo sciogliersi de’ ghiacci nelle fosse della città impedì poi l’assalto che l’ardito generale s’era proposto di darle, e lo astrinse a ritirarsi; ma raggiunto da Piccolomini a Neuburg fu vinto da questo in battaglia, seimila svedesi rimanendo prigionieri, tra i quali quel colonnello Slang che venne più tardi, come dirassi, dato in cambio del Montecuccoli. L’allegrezza degli imperiali per questo insperato trionfo ebbe ancora ad aumentarsi quando o pel disordinato suo modo di vivere o, come sospetta il Menzel, per veleno venne a morte in Halberstadt il valoroso Baner; al quale una gloria al tutto nuova neppure mancò: quella cioè di procurare, anche estinto, una vittoria a’ suoi soldati. Comecché questi, il 29 giugno in Wolfenbüttel, per incuorarsi alla battaglia si togliessero in mezzo a loro la bara che il corpo conteneva del lor capitano, assalendo tosto l’armata dell’arciduca Leopoldo e del Piccolomini, che venne sconfitta.
La morte del Baner nuove speranze destò in una prossima liberazione di Raimondo, che da una parte rinnovava il duca di Modena al Bolognesi gli ordini acciò di quella circostanza approfittasse, la quale poteva dar luogo ad un scambio di prigionieri; e dall’altra lo stesso Raimondo ai ministri imperiali per questo si rivolgeva: e non dubitò ancora, nell’agosto del 1641, di scrivere alla giovinetta regina di Svezia, colla quale lo vedremo poi congiunto in ossequiosa amicizia. Né forse tornarono al tutto indarno le istanze che allora ei le mosse, giacché siamo per vedere cessata nel successivo anno la prigionia di lui.
Il luogo del Baner fu preso da un generale che fu stimato