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rimanente degli imperiali era passato a Worms, ove stava attendendo gli effetti che l’asprezza del clima fossero per produrre sui francesi. La posizione vantaggiosa permetterebbe intanto agli imperiali di respingerli se venissero ad attaccarli (dal campo presso Worms il 15 agosto 1635). E dalla risposta che gli fece il duca questo passo ci piace produrre che torna ad onore di Raimondo. “Il reggimento di corazze che alla persona di V. S. ha conferito il re d’Ungheria è bensì contrassegno della munificenza di S. M. ma infallibile argomento ancora del valore di lei che à saputo meritar gli onori molto prima di conseguirli ec.”.
Da quanto scriveva Raimondo ci sembra scorgere ch’ei militasse da prima nell’esercito di Galasso che campeggiava da quelle parti, ma passasse presto a quello che il generale Hazfeld condusse in soccorso dei sassoni; i quali non guari dopo i fatti di Nordlingen firmando a Praga il 30 maggio 1635 la pace coll’imperatore, eransi mutato in fautori della causa imperiale, ond’è che ebbero dal general Baner devastato l’intero territorio loro . Ma codesto volgersi dall’uno all’altro de’ belligeranti non era stato un partito abbracciato dalla sola Sassonia, bensì anche dall’elettore di Brandeburgo e da qualche principe minore, quando una gran prevalenza (come all’epoca della presa di Magdeburg e coi risultati medesimi) sembrò assicurata dalla vittoria di Nordlingen alla casa d’Austria, e alla lega cattolica. Le quali defezioni degli alleati della Svezia costrinsero allora l’Oxenstierna ad accettare (né prima aveva voluto mai farlo) con tutte le sue conseguenze l’alleanza attiva della Francia, più fortezze cedendole in quella provincia dell’Alsazia che così vivamente era agognata da Richelieu. E ad evitare questa occupazione di terre germaniche, aveva il cancellier svedese tentato di aprir pratiche di pace coll’impera-