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E chi non sà, che la celebre Chiocciola scalata abita nei mari dell’Indie orientali, rimarchevole per l’elegante sua struttura, e per l’eccessivo prezzo con cui si compra dai Naturalisti Europei. Quello che fa la rarità di quella conchiglia si è, che gl’Indiani la conservano fra le loro gioje più preziose, secondo che ci racconta Argenville. Eppure nel passare da Quercecchio luogo situato presso la Città di Montalcino ho trovato una Scalata esattamente conservata, ed altre tre furono trovate negli anni addietro dal nostro precettore Dott. Baldassarri, dal fu Dott. Caluri, e dal Reverendiss. P..... Olivetano cui appartiene questo luogo.

Presso Montalcino vi ho trovato molti Palati conosciuti col nome di Bufoniti, che spettano a quel pesce detto il Grondarore, indigeno dei mari del Brasile. Ho meco portato il murex ramosus abitatore della Persia, e della Giammaica, il Turbo terebre propio dei mari Europei, il murex tritonis indigeno dell’Arcipelago, e dell’America, il Dentalium Elefantinum che cresesce nei mari Indiani, ed Europei, il murex colus abitatore del mare dell’Indie con molti più, che tralascio descrivervi per non andare troppo in lungo. Nelle nostre crete Sanesi, come alla Coroncina, ed in altro rinomatissimo luogo detto Mont’aperto, non menochè presso la Casa bianca Villaggio dei Sigg. Spannocchi vi ho trovato le stesse marine produzioni, menochè la Scalata. Nell’accennatovi ultimo luogo, non sono rari molti buccini stranieri come potete rilevare dal Rame num. 1, che vi rimetto (Tav. VI. fig. 1, 2, 3, 4, 5) con la loro crepidula segnata lettera A, e di tali crepidule se ne trovano ancora delle isolate, e conservate esattamente, come potete esaminarle a vostro bell’agio.

Finalmente per non più tediarvi passo a descrivervi brevemente alcuni prodotti marini non propri di quello clima, ne di questi mari, e che io ho trovato presso l’ameno Villaggio del Sig. Cavaliere Flavio Bandini, conosciuto col nome di Fagnano.

Tali produzioni, delle quali vi rimetto per adesso nove Rami esprimenti undici figure diverse, le ho trovate racchiuse, ed impresse tra lamina, e lamina di quella pietra scissile intesa da noi col nome di Galestro più, e meno compatto asperso di miche talcose colore d’argento.

Nè m’ingannai quando supposi, che tali sostanze sarebbero appartenute al regno animale e per la loro figura, e perchè in quel contorno mi si presentavano delle conchiglie marino-fossili. Se passerete per detto luogo vedrete un continuo ammasso di dette pietse, ove rimarcherete tra lamina, e lamina quanto vi ho narrato.

Per quella stessa direzione camin facendo presso altro villaggio del Sig. Cav. Cerrerani detto Valdipicciola si trova la stessa pietra, e le medesime produzioni.