Pagina:Racconti storici di Giambattista Bazzoni, Milano, Omobono Manini, 1832.djvu/92

intrepide e risolute, il non avere assise che indicassero a quale delle parti appartenevano li sottrassero dal periglio.

Pervenuti al castello di Porta Giobia, n’andarono lungo la fossa sino al Portello detto del Pozzo; quivi Macaruffo diede alla scolta che stava sul battifolle la parola d’ordine; questa comunicò l’avviso al Castellano e fu indi a poco calata la trave a que’ soldati ricevuti dentro.

Il dì seguente Macaruffo avido ed impaziente di conoscere a qual termine inclinassero le cose andò con arte interrogando or questo or quell’altro de’ capitani di masnada ch’erano nel castello, ma tutti ignoravano al pari di lui la somma delle vicende, nè potevano che abbandonarsi a fantastiche congetture. Vedendo riuscire vana l’opera sua, salì sul vallo, e quivi appoggiato neghitosamente alla torre fisava sulle campagne che gli si stendevano alla vista, uno sguardo acuto per iscoprire se mai qualche vessillo spuntasse sulla via dalla parte di mezzodì, o si vedessero luccicare punte di lancie