Pagina:Racconti storici di Giambattista Bazzoni, Milano, Omobono Manini, 1832.djvu/79

Portano a’ lor cappucci le visiere
E mantelline a la cavalleresca
E capezzali, e strette alle ventriere
Coi petti vaghi alla guisa inghilesca
Qualunque donna è più gaja e più fresca
Più tosto il fa per esser fra le belle.
PECOR. Giorn. XVIII

Se come vennero personificate altre città e nazioni nascesse in capo ad un poeta epico o lirico o a chi si voglia, di personificare Milano onde far narrare da lui stesso le proprie vicende dal suo nascere sino ai nostri dì, egli è certo che s’aprirebbe un campo di cui non vi sarebbe il più vasto per esaurire tutti gli stili, tutte le immagini, le figure, i giuochi d’affetto, insomma tutto quanto è possibile