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in una porta che si spalanca, e nel punto stesso Ubaldo d’un colpo furioso lo trapassa col ferro. Dà un grido, vacilla e abbandonata la spada cade ai piedi d’un letto su cui giace un cadavere.

Commosso e inorridito Ubaldo impone agli accorsi guerrieri di porgere ogni aita al languente. Vien egli tosto rialzato, gli si sciolgono le lane, si rigetta dalla fronte il cappuccio, e ... oh vista! ... un volume di treccie scende lungo il candido collo sulla maglia d’acciajo ... E la contessa Adalberta! ... Riapre gli occhi, si sforza asollevarsi, e si trascina verso le coltri, ove ricadendo spira sopra la salma dello sposo, che sottratto vivente alle acque del fiume, venne dai fidi vassalli portato al suo castello in cui dalla ferità morì.

Ai Sanguigni fece poscia pagar cara quella vittoria il Torniello, che scampato di là seppe ottenere da Napo Torriano protezione ed armati.

FINE