Pagina:Racconti storici di Giambattista Bazzoni, Milano, Omobono Manini, 1832.djvu/68

che ricettare lo zio valeva lo stesso che gettare il guanto alla fazione nemica, pure non seppe da sè respingere il canuto parente precipitato in miseria.

Nè andò guari che le previsioni del Conte si verificarono. Ai Brusati si congiunse la possente famiglia dei Cavallazzi in cui vigeva antico rancore contro i capi nemici. Pel tal considerevole aumento di forze infellonendo i Sanguigni concepirono il pensiero d’interamente distruggere i Rotondi. Non era rimasto celato che Ugone Torniello amicamente ricevuto dal Boniprandi viveva seco lui pacifico e sicuro; tanto bastò perchè il Conte fosse immantinenti considerato nemico e si statuisse di sterminarlo.

Giù dalle rocche di Fara, di Briona, dalla torre di Grignasco calarono masnade di battaglieri che congiunte piombarono sulle terre del Conte a Robiallo. Mettevano a fiamme i casolari, devastavano i colti, trucidavano gli uomini, se non che a porre riparo a tanta ruina, s’affrettò colà con sue bande il conte Guido. Replicate feroci pugne si commisero su quel