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nel Varallese colle terre circonvicine1, e s’aveva inoltre per feudo il dominio dell’alta Vallesesia che acquistò menando in moglie la bella e celebrata Adelberta ultima prole d’Arduini marchese d’Ivrea, quegli che coronato Re d’Italia subì la sorte dell’audace Berengario.

Conducevano Guido e la sua vaga consorte tranquilla vita e felice, lungi dall’armi e dall’astio de’ partiti, dimorando tra fedeli vassalli alpigiani nel castello che alzava le turrite mura all’estremità superiore della valle, ove ora stanno i pacifici presepi di Lagna, ed ove dalle nevi eterne e dai ghiacciai del monte Rosa colano perpetui rigagnoli che danno origine e corso alla Sesia.

L’esule Toriello oppresso dalle ambasce e dall’età, pervenne a gravissimo stento tra quelle rupi, ed entrato al cospetto del nipote gli si gettò tra le braccia chiedendogli asilo. Affettuoso il conte Guido l’accolse; e benchè tosto comprendesse

  1. Robiallo fu nel secolo XIV interamente distrutto. Veggonsi ancora su un’eminenza petrosa i ruderi del vasto castello