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lucenti le chiome, gli occhi pieni di tenerezza e languore: stava avvolta in un mantelletto di serico drappo, che non lasciava scorgere della persona altro che una porzione del piccolo piede entro pianella di velluto azzurro. Gli arredi erano preziosi, ricco il tappeto, e argentea la lampada, che ardea da un canto, mitigata nel chiarore dall’alabastro. Milo rimase attonito e confuso, non sapeva credere a sè stesso, nè ardiva innoltrarsi: l’ancella lo trasse avanti; ed egli quasi involontariamente cadde ai piedi della bella Dama, che con un sorriso giojoso ed espressivo premurosa lo rialzò, asciugandogli colle proprie mani i biondi capegli e facendogli deporre le armi.

Scorsero più mesi. Una mattina allo spuntar dell’alba esce un laico dal convento di San ..., colla sportella per le provvigioni: mormorando i salmi, imbocca quella strada e tosto gli viene allo sguardo un oggetto oscuro, disteso in terra in mezzo alla via: s’avvicina, è un uomo - Oh, san Francesco, che disgrazia! - E’ un morto ... E’ il povero Milo freddo, stecchito.