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Lena e colla Stella losca, e s’avevano corteggio di tre moschettieri spagnuoli? Fu uno di quegli ammazza-pidocchi, che spendendole dietro l’ultimo suo quartillo la mise in voga. Milo non è ragazzo da perdersi in quella fogna: dimmi, Biondo, non è la verità? scommetterei, che tu cantasti piuttosto la Luna piena oppur Diana in camiciuola bianca".

"Sì, in fede mia: hai colpito giusto. Ho cantato alla luna; e, vedi stravaganza! mi pareva, che la luna cantasse a me".

"Ho capito; sei brillo, sei brillo. E’ il bicchierino che ti da il padrone a merenda. Anche il vino, sai tu, canta, ride e parla".

"Eppure più ci penso, più son persuaso che cantò la luna". Così Milo soggiunse sorridendo in aria misteriosa; e lasciò che gli altri lo mettessero in burla, credendolo cotto; ma non palesò punto l’avventura".

E tre e sei e dieci volte le due cantatrici avevano fatto eco dal loro giardino a Milo, che ogni sera alzava il canto al cominciare di quella via; ma quand’egli giungeva al cancello per riguardarle,