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“Sventurata fanciulla!... Ma ancora non intendo...

“Udite. Ruppe in quel tempo la guerra tra gli Svizzeri collegati con quei di Francia e il Duca. Una grossa banda nemica sbucando dalle montagne improvvisamente invase i confini dell’Ossola. Tosto tutto il paese fu in armi: il mio Guido, pel primo chiamato dal padre a capitanare la schiera, lasciare mi dovette e partire. Io non vi potrei dipingere il mio stato: peggiorava gravemente mia madre; dalle novelle che provenivano dall’alta valle sapevasi che le zuffe s’avvicendavano sanguinosissime. Ad ogni tratto soldati mutilati o feriti passavano a drappelli da Lesa: io faceva porgere loro tutti quei soccorsi che meglio poteva, e ansiosa chiedeva ad essi dell’amor mio. — Egli è la prima spada del campo (rispondevami) combatte da valoroso e cerca d’opporre un argine possente al soverchiare de’ nemici. Oh cielo qual cuore era il mio! mai s’asciugavano ne’ miei occhi le lagrime. Finalmente un giorno... agghiaccio tutta nel dirlo!... venne l’orrendo