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che mi stava in petto per lo stato infelice della mia povera madre.

“La sua salute continuava dunque ad essere mal ferma? Dopo il vostro ritorno era a sperarsi che le di lei infermità si dissipassero.

“Al contrario, i di lei patimenti ogni dì s’aumentavano, e la vedeva deperire ad onta delle mie più assidue cure. Mia però un lamento uscì dalla sua bocca; e quand’io accorgendomi ch’ella pur tanto soffriva, prorompendo in pianto dirotto nascondeva la mia faccia tra le sue coltri. — Non t’addolorare Ingelinda (mi diceva accarezzandomi), i miei mali saranno di breve durata, e s’ho a morire muojo contenta giacchè ti lascio affidata al più virtuoso giovine, al più leale dei cavalieri, il quale formerà la consolazione di tutti i tuoi giorni, ciò che fu sempre l’unica meta de’ miei desiderj. — Ah madre adorabile se sapeste che il cielo ben lungi dal verificare le vostre parole mi rese la più afflitta di tutte le creature! che per la vostra Ingelinda non corsero più che giorni d’amarezza e di pianto!