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m’era rimasto in petto un insolito turbamento. Quivi m’attendevano, conscie di mia venuta, varie giovinette, amiche di vostra famiglia, le quali mi fecero gioviale corona e seco loro mi condussero sul loggiato onde godere della piacevole veduta delle adorne contrade e della moltitudine de’ passeggieri. Di là su, mentre io guardava ammirata ogni cosa mescendomi all’allegro favellìo di quelle compagne, veggo avanzarsi alla nostra volta sopra superbi destrieri bardati di velluto, due leggiadri giovani pomposamente vestiti con cinture vermiglie trapunte in oro.

“Uno d’essi sarà stato il Cavaliero?

“Sì. Al riconoscerlo tremai tutta, poichè sembravami che l’altre dovessero avvedersi dell’agitazione prodotta in me dal suo apparire. Egli passando sotto il loggiato vi gettò varii sguardi, e s’allontanò lentamente non senza rivolgere a più riprese il capo. Essendovi varie fanciulle colà su, io per buona sorte non venni scorta o particolarmente distinta. Il giorno seguente poi avviandomi al passeggio collo zio e il fratello, usciti da San Graziano fuor di porta,