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barche continuamente arrivava. Ornate le case, pieni i davanzali di fiori, ogni cosa annunziava solennità e letizia. Pervenuti alla casa dello zio non so dirvi con qual tripudio vi fummo ricevuti. Egli non saziavasi d’abbracciarci. Ordinò venisse tosto allestita per me la miglior camera, e che ogni cosa che io desiderassi mi fosse immediatamente presentata. Mi assegnò per fante la Lisia...

“Oh la Lisia? (l’interruppe dicendo Agnese). La mia Lisia, chi sa se gode di prospera salute e conserva ancora memoria di me?

“Quand’io lasciai la vostra casa, benchè essa si dicesse aggravata dagli anni, pure era sana e vegeta, e parlava sempre di voi con molto amore.

“Lisia mi vide nascere e mi portava il più gran bene del mondo; guai se vedeva punirmi o negar cosa che richiedessi! S’aveva veramente un cuor di miele; anch’io l’amava tanto. Or bene continuate, che faceste quel primo giorno in Arona?

“La novità degli oggetti (proseguì Inge-