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casa della Contessa onde mirare nella sala. Innanzi ai patrizii stavano que’ del Consiglio coi pomposi lucchi magistrali e fra loro varii de’ capitani d’armi in diverse, ma eleganti assise. Nei più avanzati e ricchi sedili vedevasi il giovine sposo, Filippo Maria Visconte, alla cui destra stava assiso sulla porpora l’Arcivescovo della Capra, allato del quale, benchè alcun poco all’indietro, v’aveva uno de’ suoi vicarii; così pure poco indietro ed a mancina del Visconte stava Zanino Riccio già suo precettore ed allora suo intimo consigliere.

Ad equa distanza, di prospetto al Visconte, sedeva Beatrice Tenda in una dorata scranna a bracciuoli; le stavano a diritta il Carmagnola, ed a sinistra Domilda de’ Ferrieri signora d’Albenga sua confidente. Dietro a lei v’avevano varie damigelle, e più dietro sovra un rialzamento presso uno degli archi, ch’era chiuso da gran tenda di colore verde bruno trapunta a fiori d’oro, stavano ritti in una linea i paggi della Contessa, tra i quali spiccava pe biondi arricciati capelli e le rosee tinte del