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nel cortile, e videro accorrere i servi coi lumi intorno ad una lettica che entrava dalla porta con seguito di stambecchieri armati. Apertasi la lettica ne uscì un personaggio d’alta levatura, in età avanzata, coperto da grande cappa di colore violato come la sua ampia veste, il quale avviandosi verso la scala maggiore compartì colla mano benedizioni ai servi stessi ed alle sentinelle, ch’eransi alineate sul suo passaggio.

"Ecco è adesso: è l’Arcivescovo che recasi dalla Contessa Beatrice (disse Matteo ritraendosi dalla finestra). Fa d’uopo ch’io discenda, poichè ei non viene mai qui senza che s’abbiano a mescolare anfore e tazze. Andiamocene che al suo partire potrai collocarti in modo da vederlo vicino".

Macaruffo dopo avere mormorate tra sè alcune parole, rispose in tuono di noncuranza:"Ciò poco m’importa; anzi se non t’è discaro additami la camera che me ne andrò a dormire".

"La camera per te è la consueta sotto la galleria.