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"Per diventare signora di quella città ella non abbisogna di farsi moglie o piuttosto schiava d’un suo proprio prigioniero!... (e piegandosi verso di lui, proseguì con tuono di voce più basso ed accentato). Tenga il Visconte rinchiuso nella torre della Rocca dov’è stato sin ora, faccia intendere le sue volontà al Carmagnola, e lasci poi operare da esso lui e da noi soldati. Buone parole a tutti, una tagliata alle gabelle, dar bando ai guelfi sanguisughe dei poveri cittadini, e noi saremmo accolti a larghe braccia dal popolo milanese".

"Oh se fosse al mondo il signor Facino!..."

"A quest’ora era cosa fatta. Ma non disperiamo (disse Macaruffo animandosi in volto), il matrimonio non è finora celebrato, nè forse concluso. La volpe ghibellina può ancora cogliere in falso, vi possono nascere di mezzo ostacoli impreveduti... Ma che rumore è quello che s’ode abbasso?".

"Sarà qualche visita" (disse Matteo votando l’ultimo bicchiero).

Alzatisi entrambi osservarono da una finestra