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sia governato a dovere; ma ti prego di non partire di qua senza parlare nuovamente con me". Ciò detto si separarono.

Macaruffo trovò modo, alcuni giorni dopo, d’abbandonare il castello seguendo il messaggiero, e uscita sull’alba per istrade appartate da Milano, arrivò la sera senz’altri inciampi a Pavia.

Quella città era ingombra di soldati che appartenevano alle squadre di Facino, ed ivi giungevano da ogni parte, siccome aveva ordinato il Carmagnola, il quale divenuto supremo comandante calcolò tosto essere opportuno di adunare tutte le forze in un punto solo, onde più facilmente dominarle, e dirigerle là dove lo stato degli eventi l’avesse richiesto. Il nostro Venturiero recossi tosto al palazzo dell’estinto Conte. Stanziavano continuamente colà numerose guardie, poichè continuavansi a rendere i principeschi onori alla vedova Contessa, divenuta per la morte del marito sovrana signora di Pavia e di gran numero d’altre città appartenenti prima al Ducato.